lunedì 13 settembre 2010

Dediche...

"Se dovessi morire prima che lui venga alla luce, prometti di dargli il mio nome ?". Aveva salutato con questa frase la moglie incinta, prima di andare a lavorare, turno di notte. Lei lo aveva allontanato con una spinta e un banale "Scemo".

Verso le 4 del mattino, quando il turno volgeva al termine, una delle macchine aveva cominciato a sbuffare, arrancare, non avendo raggiunto la quota produzione, nessuno si era preso la briga di fermarsi, c'era ancora molto lavoro, il tempo era poco e con la crisi gli straordinari non venivano pagati. Due manate, un giro di chiave inglese, a stento la macchina continuava a fare il suo compitino.

Ci fu un'esplosione, tremenda, i bagliori illuminarono il cielo anticipando l'alba, tanto che il giorno seguente sui quotidiani nazionali si parlava di un tamponamento sulla tangenziale a decina di kilometri di distanza dal punto del disastro causato dalla brusca frenata delle poche macchine in giro a quell'ora del mattino. In fabbrica il conteggio fu atroce : 32 operai morti sul colpo e 5 ricoverati in gravissime condizioni. Tutti i sopravvissuti per il resto della loro vita si sarebbero posti la medesima domanda "avrei preferito morire piuttosto che continuare a vivere in queste condizioni" sfregiati per sempre sia nel fisico che nel cuore.

Sei mesi dopo quella che fu definita la madre di tutte le disgrazie sul lavoro, un bambino venne alla luce, sin dal primo vagito si poteva capire che mal avrebbe sopportato sulle sue spalle un peso troppo pesante da lui non voluto : venne battezzato con il nome del padre.

DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE OGNI GIORNO RISCHIANO LA VITA SUL POSTO DI LAVORO.
A QUELLI CHE SONO CADUTI SUL LAVORO.

4 commenti:

  1. @ RAGNO : purtroppo anche in questi giorni il bollettino è stato tragico...

    RispondiElimina
  2. Siamo destinati a soccombere, in questa italia tragica e cinica, violenta e assassina, povera e malata. Il vuoto è riempito dai cori negli stadi, dalle chiassate televisive degli amici, dei grandi fratelli, delle velone.
    Soccomberemo, non c'è lotta né speranza.
    Il Chievo è la notizia.

    RispondiElimina
  3. @ ENZO : non mollare mai. Rompere sempre i coglioni. Non dargliela vinta... MAI !

    RispondiElimina